domenica 29 maggio 2011

Apprendistato 2011 la riforma e le nuove regole

Riforma apprendistato al via i tre tipi contratto per creare occupazione ai giovani. Un contratto di lavoro a tempo indeterminato finalizzato all'occupazione dei giovani. Come è definito l'apprendistato nello schema del decreto legislativo approvato dal Consiglio dei ministri, su proposta del ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Maurizio Sacconi.
Sono previste tre tipologie di contratto:
l'apprendistato per la qualifica professionale, rivolto ai giovanissimi a partire dai 15 anni di età;
l'apprendistato professionalizzante o contratto di mestiere, rivolto ai giovani di età compresa fra i 18 e i 29 anni che devono completare il loro iter formativo e professionale;
l'apprendistato di alta formazione e ricerca, rivolto a coloro che aspirano a un più alto livello di formazione, nel campo della ricerca, del dottorato e del praticantato in studi professionali.
La disciplina del contratto di apprendistato è rimessa ad appositi accordi interconfederali ovvero ai contratti collettivi di lavoro stipulati a livello nazionale, territoriale o aziendale da associazioni dei datori e prestatori di lavoro comparativamente più rappresentative sul piano nazionale.
Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare la pagina del sito di Mondo-Lavoro.

Quali sono i principi legislativi che devono essere rispettati?
Innanzitutto una forma scritta del contratto e del relativo piano formativo individuale da definire; divieto di retribuzione a cottimo; possibilità di inquadrare il lavoratore fino a due livelli inferiori rispetto alla categoria spettante, in applicazione del CCNL, ai lavoratori addetti a mansioni o funzioni che richiedono qualificazioni corrispondenti; presenza di un referente aziendale; possibilità di finanziare i percorsi formativi aziendali degli apprendisti tramite dei fondi interprofessionali; registrazione della formazione effettuata e delle competenze acquisite nel libretto formativo; possibilità del riconoscimento, sulla base dei risultati conseguiti, della qualifica professionale ai fini contrattuali e delle competenze acquisite; divieto per le parti di recedere dal contratto durante il periodo di formazione in assenza di una giusta causa o di un giustificato motivo; possibilità per le parti di recedere dal contratto al termine del periodo di formazione e, se nessuna delle parti esercita la facoltà, il rapporto prosegue come ordinario rapporto di lavoro subordinato a tempo indeterminato.
Per chi sarà in possesso di un contratto di apprendistato si applicano le norme sulla previdenza e assistenza sociale obbligatoria (assicurazione contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, contro le malattie, contro l'invalidità e vecchiaia).  Il numero complessivo di apprendisti che un datore di lavoro può assumere con contratto di apprendistato non può superare il 100% dei lavoratori specializzati e qualificati o, in mancanza, le tre unità.
Parliamo degli standard professionali e formativi, entro 12 mesi dall'entrata in vigore del decreto, saranno definiti dal ministero del Lavoro, di concerto con il ministero dell'Istruzione e previa intesa con le Regioni e le Province autonome.

giovedì 26 maggio 2011

Il futuro è nel marketing

In un mercato del lavoro penalizzato da una congiuntura economica ancora negativa, le professioni del marketing e della comunicazione vivono una fase di profonda trasformazione.
Non rientrano esattamente nella categoria di lavori attualmente più richiesti in Italia, quali  invece sono informatici, tecnici installatori, personale tecnico delle amministrazioni e del controllo di gestione, ma indubbiamente la vorticosa crescita di Internet sta trascinando con sè anche tutti le professioni legate al lavoro marketing. Si fa strada il marketing emozionale, si punta sulla relazione one to one e sul marketing di nicchia.
 Cambia radicalmente il rapporto tra clientela e prodotto, si richiedono competenze specifiche, alta professionalità e sempre più una notevole capacità creativa che consenta di poter stare al passo delle continue innovazioni.
Le nuove abitudini di consumo, con il cliente non più  passivo spettatore della pubblicità ma soggetto attivo nella ricerca di nuovi interessanti prodotti a prezzi convenienti, hanno portato le quattro “P” del marketing classico (prodotto, prezzo, punto vendita, promozione) ad essere sostituite dalle quattro “P” del nuovo marketing, incentrate su persone, posti, pensieri e progetti. Al centro non c’è più il prodotto, ma il cliente e la relazione.
Nonostante la grande quantità di trasformazioni in corso, si tende ad assumere sempre meno personale alle prime armi, e contano in misura maggiore le precedenti esperienze di lavoro. Anche profili managerili affermati, come il lavoro sales manager  e l’account manager, richiedono un continuo processo di aggiornamento per non essere sorpassati dalle novità nel mondo dell’information tecnology e della comunicazione.
Anche se le statistiche attuali non sono rosee, le previsioni per il futuro possono essere ottimiste. Secondo molti studi per il triennio 2012-2014, saranno proprio le professioni impegnate nel marketing, nella definizione di nuove strategie di fidelizzazione dei clienti e nella conquista di nuovi mercati ad entrare nella fascia dei mestieri più richiesti.

domenica 22 maggio 2011

Unione Europea:opportunità di lavoro per laureati

Chi desidera intraprendere una carriera nelle Istituzioni dell'Unione Europea, deve passare l' Ufficio europeo di selezione del personale (EPSO). L'EPSO ha il compito di organizzare concorsi generali per la selezione di personale permanente e altamente qualificato per tutte le istituzioni e tutti gli organi dell’Unione europea.
La maggior parte delle opportunità di lavoro per i laureati riguardano ruoli di amministrazione e la gestione lavorativa e tali opportunità sono aperte ai laureati di numerose discipline. Si spazia dalla redazione della nuova normativa in campo ambientale alla partecipazione a negoziati con paesi terzi, alla gestione della politica agricola comune oppure alla partecipazione al processo legislativo dell'Unione Europea  o ancora all'interpretazione e all'applicazione del diritto comunitario - europeo, alla verifica della gestione finanziaria delle istituzioni europee o infine alla partecipazione ad un determinato programma di ricerca scientifica.
E bene sapere che un laureato senza una congrua esperienza professionale sarà inquadrato al suo ingresso nel livello di base, il livello AD5. Si organizzano anche concorsi generali a livelli superiori per i candidati che hanno un'esperienza minima di tre anni nel settore di competenza.
Mentre svolgere un lavoro di grado AD amministratori e funzionari amministrativi presso un'istituzione europea richiede uno spiccato spirito di iniziativa e  una importante capacità di amministrare risorse e gestire persone provenienti dai esperienze lavorative e culturali del tutto disomogenee. Quindi occorre sapersi esprimere con esattezza e precisione sia che per iscritto che e oralmente, ossia essere in grado di pianificare il lavoro e di gestire una gran mole di lavoro.
Generalmente la Commissione Europea assume specialisti in campo scientifico e nel campo della ricerca e la selezione del personale avviene è in funzione di precise esigenze connesse ai programmi scientifici e attraverso concorsi.
L'ambiente di lavoro delle istituzioni dell'Unione Europea, vista la sua varia moltitudine culturale offre possibilità di carriera interessanti e varie nel campo dell'interpretazione e della traduzione.  E' richiesta la conoscenza di almeno due lingue comunitarie oltre ovviamente alla propria lingua madre e i concorsi richiedono precise combinazioni linguistiche.
Nel portale EURES è presente una sezione che è dedicata a coloro che cercano lavoro e provengono dal settore universitario e che comunque possiedono un titolo di studio superiore, ossia laureati, insegnanti e ricercatori. In quanto vi è una forte domanda di determinate posizioni di impiego in gran parte dei paesi UE, coloro che sono alla ricerca di un lavoro e sono maggiormente qualificati hanno buone possibilità di trovare lavoro all'estero.
Nella pagina opportunità di lavoro per laureati si trova in modo preciso ed accurato sia i passi essenziali per intraprendere una carriera all'estero sia i suggerimenti e consigli  per  potersi candidare per un lavoro nell'Unione Europea.  

giovedì 19 maggio 2011

Giulio Tremonti: bisogna cambiare il sistema fiscale

Il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti ha ribadito che bisogna porre un limite all'applicazione delle ganasce fiscali, in occasione del convegno a Roma per il decennale delle quattro agenzie fiscali (Demanio Dogane, Entrate,e Territorio), istituite nel 1999, ed operative già dal 2001.
Giulio Tremonti è tornato in modo perentorio torna alla carica contro l'oppressione fiscale: "Ci deve essere un limite all'applicazione delle ganasce fiscali perché c'è un eccesso di applicazione".  Quindi nuove regole che guardino ai lavoratori  ed ai cittadini.
Tremonti non contesta lo strumento che ''non è in discussione'' ma ha lamentato: che esiste un eccesso nell'applicazione delle ganasce'' e quindi il loro uso deve essere rivisto. E se proprio ad esse si deve ricorrere ''lo facciano i comuni''. Quindi, ha detto Tremonti sintetizzando con un grido di battaglia le modifiche da apportare in tempi brevi al sistema fiscale, ''meno 'ganasce' e meno interessi''. Ossia serve un sistema fiscale più vicino alla condizione reale di tanti cittadini il quale si deve rivolgere direttamente al legislatore.
Il ministro tra le modifiche da fare ha parlato anche della forma di calcolo delle sanzioni fiscali: non si capisce se si tratti di veri interessi o di ulteriori sanzioni. In ogni caso il Parlamento in questi giorni può modificare alcuni di questi aspetti per arrivare poi a una riforma complessiva. Quello che serve, ha sintetizzato Tremonti, è «un sistema fiscale più vicino alla condizione reale di tanti cittadini».
Probabilmente oltre che analizzare il problema delle ganasce fiscali sarebbe importante da parte di chi governa e del cittadino che paga regalmente le tasse ( dipendenti pubblici e privati e non solo attuare un meccanismo che riduca lo spazio all’evasione, al lavoro sommerso ed all’elusione fiscale. Quindi evitare che ci sia un considerevole lavoro sommerso.
Il numero uno della Agenzia dell’Entrate, Attilio Befera ha sottolineato come «il rigoroso rispetto del contribuente» sia alla base del lavoro dell'Agenzia, la cui «forza dipende dalla fiducia della comunità di cui siamo al servizio». «La capacità di autocritica ci rafforza anziché indebolirci», ha detto ancora Befera ricordando i passi fatti per «avvicinare il fisco ai cittadini» e i risultati 2010, con oltre 17 miliardi recuperati, di cui 11 di maggiori entrate e 6,6 di risparmi per minori compensazioni.

sabato 14 maggio 2011

Cgil: meno CIG ma 460mila ancora ne usufruiscono

Quindi meno Cassa Integrazione Guadagni (CIG). La richiesta di ore di cassa integrazione cala ad aprile, secondo l'Istat, ma sono 460mila le persone, assenti dal lavoro da inizio anno, che hanno subito un taglio salariale pari a 2.600 euro in meno in busta paga. "Segno evidente dell'andamento altalenante della situazione economica". dice un esponente della Cgil. Le 92.11.109 ore autorizzate lo scorso mese evidenziano un calo su marzo del -10,1%, rileva il rapporto statistico. Il rapporto ricordiamo che ripercorre i dati sulla CIG di aprile sottolineando in modo evidente un andamento discontinuo.
E' nel nord che si è ricorso maggiormente alla CIG, con la Lombardia in testa, e nel settore meccanico.
Questi sono dati che emergono dalle elaborazioni e dalle rilevazioni dell’Inps da parte dell'Osservatorio CIG del dipartimento Settori produttivi della Cgil Nazionale nel rapporto del di aprile.
Nei primi quattro mesi dell'anno le ore totali di cassa integrazione sono state 325.482.937 in ribasso del -21,4% sullo stesso periodo dello scorso anno. Nel dettaglio dell'analisi della Cgil, il ricorso alla Cassa Integrazione Ordinaria (CIGO) ad aprile registra 19.248.252 ore per una diminuzione sul mese precedente del -17,1%. Da gennaio ad aprile le ore di CIGO sono state 79.966.471 con un calo del -47% sullo stesso periodo del 2010. Per quanto riguarda la cassa integrazione straordinaria le ore registrate lo scorso mese sono state 42.350.372 con una variazione negativa minima rispetto a marzo pari a -0,03%.

Prestiti senza busta paga. Attenzione alle truffe

I prestiti senza busta paga rappresentano formule di finanziamento proposte da banche, finanziare ed assicurazioni, per rispondere alle esigenze di consumatori che non sono in grado di fornire a garanzia del prestito uno stipendio mensile.
E’ bene ricordare che l’erogazione dei prestiti senza busta paga restano vincolati ad una serie di garanzie accessorie a tutela del finanziamento: possono, infatti, essere richiesti a garanzia, ad esempio, eventuali ipoteche immobiliari, rendite da locazione (canone di affitto in caso di immobili di proprietà locati a terzi) oppure la firma di un garante.
I prestiti senza busta paga sono soluzioni destinate a clienti diversificati: casalinghe, lavoratori assunti con contratti atipici, oppure piani di prestito agevolato senza busta paga riservati agli studenti. Nel caso dei prestiti senza busta paga per studenti, i piani di rimborso e le condizioni previste dal contratto sono particolarmente convenienti: generalmente l’erogazione dell’importo è finalizzata all’acquisto di materiale didattico, l’acquisto di supporti tecnologici oppure sono destinati a finanziare percorsi di studio come laurea, specializzazioni ed altro.
Gli importi per i prestiti senza busta paga sono molto contenuti: di solito le erogazioni non superano i due mila euro, mentre nel caso dei prestiti per studenti le somme variano sulla base delle offerte e dei piani proposti dai diversi istituti di credito.
Attenzione alle truffe.
Quando è possibile ottenere un prestito senza paga. Con certezza se se si dispone di un immobile di proprietà ed in ogni caso di entrate per far fronte alle rate.
I prestiti senza busta paga non vengono concessi a lavoratori che pur disponendo ad esempio di un'occupazione in nero, non possono certificare alcun tipo di entrata.
E’ utile sottolineare che i lavoratori autonomi (senza busta paga) possono ottenere dei prestiti  se rientrano nei parametri stabiliti dalle società finanziarie che, in linea generale, sono:
nessun protesto o segnalazione in banca dati;
carico finanziario (altri prestiti e mutui in corso) non troppo elevato (di solito non si deve superare il 25 % - 30% del reddito dimostrato);
 reddito che deve essere dimostrato dall'ultimo 730, attività aperta da più di un anno.
Invitiamo a diffidare (ATTENZIONE ALLE TRUFFE) di persone e società finanziaria (principalmente agenzie di mediazione creditizia) che promettono prestiti senza busta paga a lavoratori in nero e disoccupati richiedendo in anticipo spese di istruttoria della pratica. Spesso si tratta di espediente per ottenere soldi in anticipo sui prestiti che non verranno mai erogati, giustificando legalmente tali costi come “spese di istruttoria o di consulenza finanziaria” quindi non rimborsabili nel caso di un diniego.
Spesso bisogna alzare la guardia per le truffe  ed i truffatori che sono in agguato e si può cadere nella trappola soprattutto quando si cerca un prestito a tutti i costi.
Per i soggetti non garantiti, senza vere garanzie parlando del settore mutui, che indubbiamente è la parte più interessante, c’è da dire che non è pensabile di avere un mutuo che copra il 100% del valore dell’immobile, quindi bisogna diffidare di chiunque lo prometta.
La situazione cambia se invece si ha bisogno di un mutuo che copra il 60% o meno del valore della casa, perché così potrebbe bastare la garanzia dell’ipoteca sull’immobile. Anche in questo caso però la banca vorrà in qualche modo assicurarsi sulle entrate economiche del richiedente, anche se non regolari, richiedendo lo storico dell’estratto conto bancario.
Fattore essenziale è che la società che propone prestiti deve essere iscritta su appositi elenchi tenuti presso la Banca d’Italia con lo scopo di prevenire e contrastare l’attività di riciclaggio.
Ricordiamo inoltre l’attività di vigilanza di Consob e Banca d’Italia, che si sviluppa a tre livelli: regolamentare, informativa e ispettiva. La vigilanza ispettiva riguarda la possibilità di Banca d’Italia e Consob di effettuare ispezioni e richiedere l’esibizione dei documenti e il compimento degli atti ritenuti necessari presso i soggetti abilitati, comunicandosi l’un l’altra le ispezioni disposte affinché l’altra possa chiedere accertamenti su profili di propria competenza. Quindi esiste una garanzia per ovviare alle truffe.

sabato 7 maggio 2011

Sostenere un colloquio di lavoro

Le parole d’ordine sono sempre le stesse arrivare preparati, stare tranquilli e pensare che mentre stiamo andando al colloquio di lavoro stiamo andando da un amico per raccontare le nostre esperienze di lavoro. Sembra una banalità ma spesso si trascurano proprio le cose più semplici e più naturali.
Infatti se avete superato la prima selezione, e vi hanno chiamato quindi il vostro curriculum vitae e la lettera di presentazione hanno fatto una buona impressione e ha avuto un certo effetto nei confronti dell’interlocutore che vi deve intervistare. Quindi sta a voi giocarvi bene la carta del colloquio.
Al fine di ottenere una buona impressione è importante che prima di andare al colloquio di lavoro siano reperire più informazioni possibili sull’azienda per cui vi state candidando. Regola basilare.
Il colloquio di lavoro innanzitutto è un colloquio conoscitivo. Questo significa che vi state conoscendo reciprocamente.
In merito al colloquio di lavoro c’è stata una sentenza sorprendente, in materia di regolamentazione dell'incontro domanda - offerta di lavoro online.
L'ordinanza del tribunale di Reggio Calabria ha stabilito che: il disoccupato che, rispondendo ad un annuncio di lavoro, invia il proprio curriculum online ha diritto sempre ad un colloquio conoscitivo. La disposizione del tribunale arriva dopo la denuncia di alcuni disoccupati che avevano inviato il proprio curriculum rispondendo ad un annuncio di un'agenzia per il lavoro privata che cercava personale (60 lavoratori) per un ente pubblico.
L’ente pubblico dopo aver ricevuto i curriculum vitae, l'agenzia per il lavoro ha ricontattato, per colloquio conoscitivo,solo i lavoratori con le caratteristiche adeguate alla mansione richiesta. I disoccupati esclusi dal colloquio hanno presentato due ricorsi urgenti al tribunale: nel secondo, il giudice ha dato ragione ai disoccupati.
Le motivazioni? Il tribunale ha sostanzialmente equiparato le offerte di lavoro pubblicate su internet ad una offerta al pubblico, che, come tale, deve essere gestita con criteri di correttezza e trasparenza.
Per ulteriori informazioni si consiglia di visitare il sito Bianco Lavoro.
E’ una sentenza che letta con in modo semplice e veloce potrebbe sembrare a favore di chi cerca lavoro, ai quali si concede il diritto ad un colloquio con qualsiasi azienda privata, ma analizzando a fondo ci si rende conto che non essendo fattibile colloquiare con migliaia di persone e togliendo alle aziende il loro diritto alla valutazione del candidato, la decisione renderà probabilmente o più caotici e blindati i processi di selezione.
Attendiamo gli sviluppi e le dichiarazioni di Agenzie ed aziende. In merito al colloquio di lavoro ed alla sua correttezza e trasparenza.

mercoledì 4 maggio 2011

Fiat ex Bertone è una svolta storica


I sindacati Fim, Uilm e Fismic uniti hanno  voltato pagina dopo molti anni di difficoltà è in fopndo il commento positivo dei sindacti dopo la firma all'accordo per la ex Bertone che darà avvio all'investimento previsto dal piano Fiat, Fabbrica Italia. Il commento altrettanto positivo è stato anche quello dell'a.d. di Fiat e Chrysler, Sergio Marchionne: "Noi siamo partiti per fare del bene ai lavoratori:l'allineamento sindacale non ci interessa. Gli operai hanno parlato e questo è espressione di democrazia" e ora-ha aggiunto Marchionne "ascoltiamo la maggioranza dei lavoratori".
L'accordo consentirà l'investimento della Fiat alla ex Bertone, oggi Officine Automobilistiche Grugliasco. L'intesa, che prevede l'applicazione del contratto di primo livelllo di Pomigliano, é stata sottoscritta da Fim, Uilm e Fismic, mentre per la Fiom hanno firmato le Rsu.
L'intesa, siglata a Torino,prevede che dal 1° gennaio 2012 anche alle Officine di Grugliasco, si applichi il contratto collettivo di primo livello siglato lo scorso 29 dicembre a Pomigliano. L'intesa è stata sottoscritta da Fim, Uilm e Fismic, mentre per la Fiom hanno firmato le Rsu. Il sì all'accordo arriva all'indomani del referendum alla ex Bertone in cui i sì sono stati l'88,9%.
La leader della CGIL Susanna Camusso ha giudicato  positivo il comportamento della Rsu Fiom "Trovo positivo il comportamento delle Rsu. Alla loro scelta responsabile deve corrispondere una scelta della Fiat di discutere con quelle RSU delle condizioni di lavoro alla ex Bertone". Così la leader della Cgil, Susanna Camusso ha risposto ad una domanda se considerasse più giusto la scelta delle Rsu di firmare l'intesa con la Fiat o quella della Fiom di non farlo.
Si è una svolta storica per i lavoratori e per l’obiettivo raggiunto dell'unità sindacale.

 

martedì 3 maggio 2011

Fiat: ex Bertone, passa il si' al referendum, più di mille lavoratori hanno vinto.

La maggioranza dei lavoratori dell'ex Bertone ha detto sì all'investimento. E' stato  un plebiscito che ha sfiorato il 90% dei consensi. E’ la vittoria della Camusso e dei lavoratori. Forse è la fine delle lotte sindacali.

Ossia si è verificata una schiacciante vittoria del sì al referendum alla ex Bertone, oggi officine automoblistiche Grugliasco, acquistate da Fiat nel 2009. Questa volta, dopo diverse battaglie sindacali, i delegati Fiom si sono schierati per il sì. E stata una vittoria di Napolitano, è stata una vittoria del leader della CGIL ed in maggior misura è stata una vittoria dei lavoratori e del piano  proposto da Sergio Marchionne.

Quale è il risultato raggiunto?

Le Rsu (i sindacati) delle officine automobilistiche Grugliasco firmeranno il piano Marchionne che porterà in fabbrica (ricordiamo in cassa integrazione da circa sei anni) uno stanziamento di oltre 550 milioni di euro e soprattutto la produzione della Maserati destinato ai mercati internazionali. L'obiettivo è arrivare a una produzione, a regime, fino a 50mila vetture l'anno. Nello stabilimento è previsto il reimpiego di tutti i 1.100 dipendenti. La proposta della Fiat, è stata illustrata ai sindacati il 15 febbraio, prevede l’applicazione a Grugliasco dello stesso contratto di Pomigliano, con il massimo utilizzo degli impianti, il graduale passaggio ai 18 turni, fino a 120 ore di straordinario ulteriori rispetto a quelle del contratto, la governabilità dello stabilimento con regole per contenere l’assenteismo e per l’esigibilità degli accordi.

Quindi in presenza della firma dell’accordo e della esistenza delle condizioni applicative necessarie, la Fiat dovrà provvedere a dare il via libera al piano di investimenti previsti dal progetto Marchionne.

In questo referendum  ha prevalso il senso di responsabilità dei lavoratori e verso i lavoratori.

E importante ricordare le parole di Susanna Camusso a margine della manifestazione del primo maggio a Marsala. La leader della CGIL ha sostenuto - che senza il lavoro e senza i lavoratori la storia del nostro paese sarebbe stata molto diversa. E  non solo, per la Camusso l'unità del paese richiama l'unità del lavoro ed ha anche ripreso le parole del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, il problema è la creazione di lavoro e contrastare la disoccupazione crescente in particolare tra i giovani di questo paese.

Forse siamo ad una svolta. Forse si può tornare a parlare di unità di intenti per i sindacati e non porsi ad ostacolo verso i lavoratori. Che sono coloro che effettivamente pagano queste lotte intersindacali, probabilmente più di mille dipendenti torneranno a lavorare.

Comunque, per i lavoratori tutti,  ringraziamo il nuovo corso della CGIL-FIOM.

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