sabato 30 aprile 2011

Primo maggio al Quirinale: la lezione ai sindacati


I temi del presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano sono stati il mezzogiorno e la disoccupazione soprattutto giovanile celebrando il primo maggio al Quirinale. Il presidente Napolitano, ha ricevuto al Quirinale i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, Susanna Camusso, Raffaele Bonanni, Luigi Angeletti e Giovanni Centrella, prima dell'inizio della cerimonia ufficiale per la celebrazione della Festa del lavoro del primo maggio.

Serve più coesione nazionale. Troppe volte i richiami di Napolitano sono stati  accolti dall'ipocrisia delle istituzioni ed ha dato una lezione ai sindacati sostenendo che : La rottura dell’unità può portare solo al peggio dal punto di vista del peso e del ruolo del lavoro e delle sue rappresentanze. Vi è “una preoccupazione crescente dinanzi al tradursi di contrasti che tra voi possono sempre sorgere e di motivi di competizione, che non debbono stupire, in contrapposizioni di principio, in reciproche animosità e diffidenze, in irriducibili ostilità".

Ovviamente quello che più allarma sono i dati relativi ai giovani tra 15 e 29 anni. Il dato dei quasi due milioni di giovani fuori da ogni tipo di occupazione, ormai fuori dal ciclo educativo e non coinvolti nemmeno in attività di formazione o addestramento.

Il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi ha evidenziato i compiti e gli indirizzi politici da assolvere. Bisognai offrire più opportunità alle persone, soprattutto in termini di accesso alle competenze, e più capacità di autoregolazione alle parti sociali affinché, adattandosi reciprocamente, condividano fatiche e risultati nelle imprese. Ogni comportamento meramente assistenziale, oltretutto incompatibile con il contemporaneo vincolo della stabilità di bilancio, risulterebbe al contrario e deresponsabilizzante e porterebbe al declino economico e finanziario.

Un paese con aspettative future e lungimiranti deve progettare percorsi di istruzione e formazione di qualità; creare prospettive di stabilità occupazionale puntando sulle competenze. questi dovrebbero essere gli obiettivi, per procedere alla riforma dell'apprendistato facendone lo strumento tipico dell'ingresso nel mercato del lavoro.

Comunque in vista del primo maggio bisogna ricordare che la crisi economica ha avuto effetti consistenti sull'occupazione ma soprattutto sulla mappa del mercato del lavoro. Negli ultimi due anni, secondo quanto emerge dai dati Istat sulla media del 2010, in Italia sono stati persi 533.000 posti di lavoro, da 22.405.000 occupati a 21.872.000, con un vero e proprio tonfo nell'industria (-80%). La metà dei posti persi rispetto al 2008 è al Sud. In due anni 330.000 occupati stranieri in più mentre gli occupati italiani sono diminuiti di 863.000 unità.

Speriamo che il primo maggio serva da stimolo e dia uno spirito di ottimismo verso l’occupazione ed sia uno stimolo per il mercato del lavoro.

giovedì 28 aprile 2011

Giornata mondiale per la sicurezza sul lavoro

Nel mondo il 28 aprile è la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sui luoghi di lavoro.
La giornata per la sicurezza è stata con numerose iniziative e una sola parola d'ordine: mettere in luce l'importanza dei sistemi di gestione della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro per un miglioramento della prevenzione e del controllo dei rischi professionali.
Questo è l'impegno rilanciato dall'Ufficio internazionale del lavoro (ILO), che definisce l’approccio graduale da seguire nell’attuazione dei sistemi di gestione della sicurezza e salute sul lavoro e, in modo più concreto, le modalità di utilizzo del sistema sia a livello nazionale che aziendale.
Il rapporto dell’ILO descrive, come attuare i Sistemi di gestione, in modo particolare nei settori produttivi caratterizzati da livelli di rischio elevati. L'applicazione dei Sistemi di gestione della sicurezza è, infatti, indispensabile per contribuire a ridurre gli incidenti sul lavoro, le malattie professionali e i morti sul lavoro. Secondo i dati dell'Ilo, ogni anno nel mondo sono circa 337 milioni gli incidenti sul lavoro e circa 2,3 milioni i morti, ossia circa 6.300 morti al giorno.
E’ bene ricordare che, ogni anno, circa 337 milioni di persone sono coinvolte in incidenti sul lavoro e oltre 2,3 milioni muoiono a causa di infortuni o malattie professionali", ha detto Juan Somavia, direttore generale dell'Ilo.
L’obiettivo di questa  un’iniziativa è quello di promuovere la cultura della prevenzione in materia di sicurezza e salute ed incoraggiare i governi, organizzazioni dei datori di lavoro e dei lavoratori a realizzare campagne di sensibilizzazione e ad elaborare metodi di lavoro e misure di prevenzione per predisporre condizioni di lavoro sicuro e dignitoso.
La sicurezza e la salute devono dunque essere una preoccupazione, in tutto il mondo, per i governi, i datori di lavoro, i lavoratori e le loro famiglie. Senza dimenticare che spesso sono proprio i lavoratori stranieri, che arrivano da altri paesi in cerca di occupazione, a fare i lavori più pericolosi o a essere più esposti a rischi e incidenti.
Il tema scelto dall'ILO e dai suoi costituenti per celebrare la Giornata mondiale per la sicurezza e la salute sul lavoro 2011 riguarda l'attuazione del Sistema di Gestione della Sicurezza e della Salute sul Lavoro (SGSSL) come strumento per il continuo miglioramento della prevenzione delle malattie professionali e degli infortuni sul lavoro.

lunedì 18 aprile 2011

Sicurezza del lavoro, aspetti di vita lavorativa

La sicurezza sul lavoro è uno dei temi drammatici che la cronaca quotidiana non smette di portare in evidenza quasi tutti i giorni. Una tappa saliente per arginare il fenomeno è il rispetto della la legge 626, che ha introdotto importanti innovazioni nel campo della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro, focalizzando l'attenzione non solo sulle regole ma anche sugli strumenti operativi. I datori di lavoro hanno il compito di vigilare ed organizzare la salute della struttura.
Adesso bisogna  fare riferimento all’aspetto legislativo e alla applicazione dei provvedimenti contenuti nel Decreto Legislativo n. 81 del 2008.
Le aziende da un punto di vista legislativo sono state investite da nuovi e specifici obblighi procedurali finalizzati al conseguimento degli obbiettivi di sicurezza sul luogo di lavoro dettati dalla necessità di tutelare in modo paritetico sia i dipendenti che il datore di lavoro nell'assolvimento dei propri oneri.
E vero che il Decreto Legislativo n. 81, è figlio del decreto legislativo 626, che stabilisce i criteri operativi per realizzare la prevenzione e la protezione sui luoghi di lavoro con una maggiore attenzione alla consulenza sicurezza sul lavoro; le indicazioni contenute nel decreto delineano un quadro unico di riferimento nel quale trovano posto figure e procedure nuove che si sovrappongono, integrandole, a quelle già definite dalle norme precedenti in materia di igiene e sicurezza.
Vediamo le novità.
individuazioni di nuovi fonti di rischio, quali esposizione a campi elettromagnetici e la valutazione dei rischi per le gestanti e puerpere, l’istituzione di figure nuove in ambito aziendale, quali quelle del ''Responsabile dei lavoratori territoriale e di sito produttivo”;
l'obbligo per il datore di lavoro di elaborare un documento contenente la "valutazione dei rischi e dei rischi “interferenti'' che possono derivare dai processi lavorativi aziendali e dall'ambiente di lavoro;
l'individuazione delle misure di prevenzione necessarie in base alle norme di legge e di buona tecnica e, infine, il programma di attuazione delle misure stesse; con la persona incaricata dell’attuazione e le procedure per farlo.
La predisposizione di un programma di informazione e formazione dei lavoratori, atto a realizzare una maggiore consapevolezza nell’affrontare le tematiche di prevenzione in azienda, e dove necessario dell’addestramento sul campo.
La "valutazione del rischio", così come prevista del Decreto Legislativo n. 81/2008, deve essere intesa come l'insieme di tutte quelle operazioni, conoscitive ed operative, che devono essere attuate per addivenire ad una Stima del Rischio di esposizione ai fattori di pericolo per la sicurezza e la salute del personale.
Nel 2011 le novità sulla sicurezza sul lavoro riguardano soprattutto la valutazione dello stress lavoro correlato nelle aziende come abbiamo già parlato sul blog.
I datori pubblici e privati, hanno l’obbligo dovere di effettuare la valutazione dei rischi da stress lavoro. Saranno gli stessi datori da lavoro che dovranno esaminare le fonti di rischio da stress e inserirle nel documento aziendale.
Lo stress da lavoro può essere definito quale condizione che può essere accompagnata da disturbi o disfunzioni di natura fisica, psicologica o sociale e può essere una conseguenza del fatto che dei lavoratori non si sentono in grado di corrispondere alle richieste o aspettative riposte in loro.
Diciamo inoltre che la valutazione del rischio da stress lavoro dovrà essere parte integrante della valutazione dei rischi e dovrà essere effettuata datore di lavoro avvalendosi del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) con il coinvolgimento del medico competente e previa consultazione del Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS).
Sito di riferimento è quello del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali,  che istituzionalmente è chiamato ad operare in materia di salute e sicurezza nel lavoro.

domenica 17 aprile 2011

Indennità di disoccupazione 2011


Riguarda i lavoratori che hanno perso il posto di lavoro, ma non hanno ancora maturato i requisiti necessari per l'indennità di disoccupazione ordinaria o indennità di disoccupazione con requisiti ridotti.
Vediamo la disoccupazione  ordinaria. In questo caso bisogna aver lavorato almeno un anno (52 settimane anche non consecutive) nell'ultimo biennio e avere; avere almeno due anni di anzianità assicurativa presso l'INPS. Ai fini della maturazione dell'anno e dell'anzianità assicurativa, il periodo di lavoro prestato come apprendista non è considerato.
Viene corrisposta nella misura del 60 per cento per i primi 6 mesi, del 50 per cento per i successivi due mesi e al 40 per cento per gli ulteriori mesi. La percentuale è calcolata rispetto alla retribuzione percepita nei tre mesi precedenti la “cessazione” dal lavoro. L'importo viene corrisposto ogni mese per un periodo massimo di 8 mesi (12 mesi per chi ha compiuto 50 anni).
Principio basilare è che il diritto a ricevere l'indennità termina nel momento in cui si è destinatari di un nuovo contratto o si diventa titolare di un trattamento pensionistico.
Per la disoccupazione con requisiti ridotti  viene corrisposta con un unico versamento pari al 35 per cento per i primi 120 giorni e al 40 per cento successivamente, fino ad un massimo di 180 giorni. La percentuale è calcolata rispetto alla retribuzione media percepita giornalmente nel precedente anno, moltiplicata per i giorni lavorati nell’anno solare di riferimento, fino ad un massimo di 156 giorni.
La domanda per l'indennità di disoccupazione va presentata alla sede Inps
La domanda deve essere presentata entro 68 giorni dal licenziamento, se esso è avvenuto per motivi connessi alla situazione aziendale, oppure 98 giorni, in caso di licenziamento di tutta l'azienda per giusta causa.
L'Inps a tal proposito ha attivato sul suo sito web, nella sezione "Al servizio del cittadino", un servizio telematico per l'invio della domanda di disoccupazione on line. Basta essere titolari di un Pin, (codice personale di riconoscimento) rilasciato sempre via web dall’Ente di previdenza, che permette di accedere alla procedura per l’invio della richiesta, stampare la domanda e la relativa ricevuta.
Per i collaboratori a progetto, che hanno diritto ad un'indennità, in via sperimentale, per il triennio 2009-2011 (circolare Inps 36/2010). Il beneficio viene erogato una sola volta, per un importo pari al 30 per cento del reddito dell'anno precedente. Tra i requisiti per ottenere questo sostegno ci sono l'obbligo di iscrizione alla Gestione Separata Inps  e la monocommittenza, cioè aver lavorato per un solo datore di lavoro.

Vediamo i dati sul tasso di disoccupazione
I dati di Eurostat  parlano chiaro, sebbene ci sia una leggera diminuzione del tasso di disoccupazione, gli under 25 non trovano lavoro.
Il tasso di disoccupazione in zona euro è del 9,9% nel mese di gennaio 2011, rispetto al 10% nel mese di dicembre e gennaio 2010; nell'Ue è stato del 9,5% nel mese di gennaio 2011, rispetto al 9,6% di dicembre 2010 e sempre del 9,5% a gennaio 2010.
Vediamo delle possibili scappatoie-soluzioni a questo fenomeno che è sobbalzato con la crisi economica che ancora ci attanaglia.
 Ciò che potrebbe contribuire alla crescita è puntare anche su settori differenti, come i nuovi lavori che puntano sulla ecologia i cosiddetti lavori verdi (eolico ed il fotovoltaico) e  si potrebbe pensare ad azioni da realizzare in un'ottica di lungo periodo come quelle di offrire bonus e  aiuti – incentivi fiscali alle imprese. Comunque  bisognerebbe da una riforma fiscale strutturale che abbassi il costo del lavoro per realizzare una redistribuzione più equilibrata della ricchezza. Il tutto favorendo e sostenendo le risorse umane.

domenica 10 aprile 2011

Convenzione fra l’INPS e l 'ASNALI

Fra l’INPS e l’Associazione Nazionale Autonoma Liberi Imprenditori (ASNALI) è stata stipulata una convenzione per la riscossione, a mezzo del mod. F24, dei contributi associativi dovuti dagli artigiani e dai commercianti iscritti all’Associazione stessa, ai sensi della legge 4 giugno 1973, n. 311.

Vediamo le istruzioni date dall'INPS.
La riscossione del contributo associativo sarà effettuata congiuntamente alla riscossione dei contributi obbligatori con le modalità previste per gli stessi. Sull’avviso di pagamento, inviato ai contribuenti, l’INPS indicherà l’ammontare del contributo associativo con la denominazione dell’associazione;
L’entità del rimborso spese, che l'Associazione Nazionale Autonoma Liberi Imprenditori verserà all’INPS per l’espletamento del servizio, deve essere regolata dalla determinazione commissariale n. 29 del 4 marzo 2009;
Risulta a carico dell’Associazione, inoltre, qualsiasi costo imputato dall’Agenzia delle Entrate all’INPS, in base a quanto previsto dalla legge 24 novembre 2006, n. 286, art. 2 commi 16 e 17, per la riscossione dei contributi associativi mediante l’utilizzo dell’F24;
L’Associazione farà pervenire alla Direzione Generale – Direzione centrale sistemi informativi e tecnologici - i supporti telematici contenenti i dati identificativi degli associati per i quali, in base alle deleghe ricevute, chiede la riscossione del contributo associativo, nonché i nominativi di coloro che hanno revocato l’adesione o hanno dichiarato di non voler pagare più la quota associativa;
La Direzione centrale sistemi informativi e tecnologici renderà disponibili per le Strutture INPS territorialmente competenti, i supporti telematici affinché le stesse ne confermino il contenuto dopo averli verificati con le deleghe rilasciate dagli associati;
gli adempimenti relativi alla tenuta e alla definizione dei rapporti finanziari con l'Associazione, saranno curati direttamente dalla Direzione Generale – Direzione centrale bilanci e servizi fiscali.
Quindi la circolare n. 65 dell’INPS informa in merito alla convenzione per la riscossione (tramite mod. F24) dei contributi associativi di artigiani e commercianti iscritti all’Associazione. La riscossione del contributo associativo e degli altri contributi obbligatori sarà congiunta. L’ammontare del contributo sarà indicato sull’avviso di pagamento inviato ai contribuenti.
Il concetto di contributo associativo assume generalmente una valenza diversa a seconda del soggetto destinatario del contributo e può essere un contributo dovuto per un servizio reso (associazioni di categoria) ovvero elargizioni a sostegno di realtà associative il cui scopo sociale sia stato giudicato meritevole.

martedì 5 aprile 2011

Cliclavoro: il portale istituzionale del lavoro

Cliclavoro è il portale istituzionale per chi cerca e per chi offre lavoro. Il portale del  Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali che è stato realizzato per favorire e migliorare la domanda e l’offerta di lavoro collegata con i sistemi delle imprese, dell’istruzione, della formazione e delle politiche sociali.
L’obiettivo principale di Cliclavoro dovrebbe essere di garantire a tutti gli operatori del mercato del lavoro un accesso semplice ed immediato ad un catalogo completo e dettagliato di informazioni e servizi per il lavoro, disponibili in un sistema informativo condiviso e cooperativo.
Attraverso il portale istituzionale, sia gli aspiranti lavoratori che i datori di lavoro possono, pubblicare candidature ed offerte di lavoro ed effettuare ricerche per entrare in contatto con chi cerca o offre lavoro attraverso il sito www.cliclavoro.gov.it/, pagina Servizi. Tra le novità del portale, la vetrina delle opportunità per lavorare nelle pubbliche amministrazioni, la banca dati dei percettori di sostegno al reddito e un’area informativa e di comunicazione.
Cliclavoro consente di:
visionare tutte le opportunità di lavoro presenti sul web, messe a disposizione da un motore di ricerca; quindi, contattare direttamente gli operatori o le aziende che le hanno inserite e le stesse aziende possono inserire direttamente sul portale le proprie opportunità di lavoro;
visionare i curricula dei laureati delle università pubbliche e private e quelli dei diplomati delle scuole superiori pubbliche e private.
Il portale lavoro “a portata di clic” con tutte le informazioni e i servizi sia per il lavoratore e che per le aziende si trova al seguente indirizzo online
Ed è sicuramente  uno strumento efficace per garantire la circolazione delle informazioni per l'insieme del sistema lavoro.

Il portale del Ministero del Lavoro è predisposto per che mira  ad una nuova occupazione e  può effettuare una ricerca per professioni dei concorsi pubblici ma anche proporsi per un impiego nel privato attraverso la ricerca per qualifica e per luogo. L’obiettivo del nuovo portale online, come ha già spiegato il ministro del Lavoro, Maurizio Sacconi è quello di renderlo semplice sia per la  domanda che per l’ offerta di lavoro.

domenica 3 aprile 2011

CCNL: che cosa è?

Il contratto collettivo nazionale di lavoro detto in modo abbreviato CCNL è il contratto stipulato a livello nazionale con i sindacati e i datori di lavoro, che predeterminano congiuntamente la disciplina dei rapporti individuali di lavoro e aspetti delle relazioni presente nel luogo di lavoro (orari di lavoro, particolari permessi, sicurezza sul lavoro ed aspetti che rappresentano cambiamenti nell’ambito dell’azienda presa di coscienza e conoscenza delle linee politiche e di intervento in determinati settori dell’azienda (evoluzioni strategiche).
Nel settore del pubblico impiego il CCNL è stipulato tra le rappresentanze sindacali dei lavoratori e l'Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni (ARAN), che rappresenta per legge l’Amministrazione Pubblica, l’ente di appartenenza nella contrattazione collettiva.
La funzione del CCNL è di dettare dei minimi economici e normativi validi per tutti i lavoratori di un determinato  settore è garantire, in quasi tutti gli ordinamenti che prevedono l'istituto, da specifiche procedure volte ad estendere le norme collettive a tutti i soggetti.
Il rapporto di lavoro è disciplinato da una molteplicità di fonti: legge, contratti collettivi e contratto individuale. Ricordiamo che il CCNL non ha mai efficacia abrogativa nei confronti delle leggi ordinarie, salvo il caso di recepimento delle disposizioni del contratto in un atto avente forza di legge.
Il CCNL deve essere interpretato secondo i criteri ermeneutici dettati dal codice civile agli artt 1362 e seguenti. L'interprete deve quindi ricercare la "comune volontà delle parti", riferendosi: all'elemento letterale delle clausole; al comportamento complessivo delle parti, anche posteriore alla conclusione del CCNL; al contesto contrattuale, interpretando le clausole del contratto le une per mezzo delle altre.
Vediamo i CCNL più significati per numero di dipendenti e per l’omogeneità dei lavoratori che né fanno parte sono: CCNL commercio, il contratto collettivo dei metalmeccanici, la tanto discussa scuola ed il turismo , oltre a tanti altri CCNL presenti nel panorama del lavoro.
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